Serie Tv tra giallo e avventura: Sopravvissuti una serie che tiene sulle spine

Sono stata una fan di Sopravvissuti. Non solo per la trama e per gli attori, ma anche per la regia di Carmine Elia che, secondo me, ha reso il prodotto molto raffinato e ho scoperto una Genova originale. Le riprese dall’alto, i palazzi ricercati, gli esterni di respiro, il molo, il mare mi hanno fatto respirare l’aria della città della lanterna. Ottimo anche il cast e il racconto “spezzato” con tra passato e presente, le immagini che sfilano mentre si racconta una bugia, la verità e i segreti che giocano con le immagini e con le parole e tengono sulle spine lo spettatore. Ecco, sì, secondo me Sopravvissuti è stata una fiction dove lo spettatore ha partecipato attivamente alla vicenda. Non si è limitato a guardare le immagini e mettere insieme i pezzi mentre sparecchiava la tavola, lavava i piatti oppure si rilassava sul divano. No, in Sopravvissuti lo spettatore interessato al programma ha partecipato e ha sofferto. Cast fantastico. Non c’è niente da dire. Forse quello che manca, adesso, è la secondo serie. Sì perchè l’ultima puntata ci ha lasciato ancora dubbi e non tutte le tessere sono state sistemate al loro posto, ma del resto, questo sa molto di vita reale. Ci sono però domande che gli spettatori di Sopravvissuti si sono poste come: cosa c’entra l’isola? Perchè se sono andati sull’isola poi sono tornati via? Che fine ha fatto Frank? E Gabriele è morto? Stefano ha ucciso Tano, ma perchè, quale mistero si nasconde dietro la morte del figlio Simone? E Marta cosa nasconde ancora? Insomma manca una seconda serie e con questo cast e questa regia si può fare… Su questo aspetto nonci sono risposte precise: la Rai aveva annunicato che visto gli ascolti più bassi del previsto non avrebbe messo in cantiere la seconda serie, ma sembra che poi Sopravvissuti 2 si farà nel 2024. I fan come me aspettano… fiduciosi

E voi cose ne pensate?

Elena

Quel fascino di The Chelsea Detective, il nuovo ispettore della serie tv britannica

Non so voi, ma io sono stata conquistata dalla nuova serie tv di Giallo Canale 38. Si tratta di The Chelsea Detective. E’ un crime drama con un investigatore insolito, a volte burbero e solitario, un po’ retrò, ma molto Green (si muove in bicicletta). Lui, il nuovo detective è l’spettore Max Arnold che vive in un barcone sul fiume e ascolta musica classica. Ha un modo tutto particolare di indagare e lo fa con la sua partner il sergente Priya Shamsie. Nel quartiere di Chelsea a Londra non ci sono solo belle case e belle persone, ma si annidano forme di violenza e omicidi atroci ad Arnold e Shamsie il compito di indagare e scoprire il colpevole.

La prima serie che vediamo su Canale 38 è composta da quattro serate in prima visione il lunedì.

Ad interpretare Max Arnold è l’attore britannico Adrian Scarborough, mentre Priya Shamsie è interpretata da Sonita Henry.