Un ottimo riscontro di pubblico ha avuto il primo incontro della rassegna “Dalla parte del giallo” organizzata dal “Club del Giallo” e dalla Libreria Rinascita di Sesto Fiorentino. Né poteva essere altrimenti dal momento che il 10 febbraio è intervenuto Masssimo Carlotto, uno dei maggiori rappresentati del noir italiano.
Intervistato con bravura e competenza da Elena Andreini e Rosalba Cellai, lo scrittore ha parlato del suo ultimo romanzo, Il francese – a cui abbiamo accennato in una recente newsletter -, e ha allargato il discorso a quello che dovrebbe essere l’obiettivo principale di un noirista: trasferire a livello narrativo l’attività svolta dal giornalismo d’inchiesta. Per affrontare il tema della prostituzione, della riduzione in schiavitù di moltissimi donne, Carlotto ha lavorato di fatto per mesi, raccogliendo testimonianze e facendo ricerche sul campo.
Nel corso dell’intervista ha tenuto a sottolineare che porta avanti ricerche e inchieste di questo tipo da oltre vent’anni, il che gli ha permesso di descrivere come sia cambiata la malavita organizzata in questo lungo arco di tempo, o come sia riuscita ad adattarsi perfettamente alle trasformazioni della provincia veneta.
Rispondendo alla domanda di una spettatrice, Carlotto ha ricordato anche l’impegno profuso da un gruppo di scrittori – il decano può essere considerato il formidabile Loriano Macchiavelli – per rivendicare l’importanza della letteratura di “genere” e combattere i pregiudizi avanzati da una parte della critica.
A nostro giudizio, ascoltando Carlotto e leggendo romanzi come Il francese, possiamo dire che la battaglia è stata vinta su tutta la linea.
Riccardo Parigi